buon martedì a tutti!!
Qui in Piemonte il cielo è grigio, l'aria frizzante e leggermente umida.. è tempo di caldarroste, cioccolate calde, the aromatizzati, dolcetti, copertine di pile e tutoni, per poter così apprezzare ogni lettura possibile..
Quest'oggi vi regalo il teaser di un romanzo che ho scelto per il Domino Letterario, in modo da potervi stuzzicare un pochino la curiosità..
Il romanzo in lettura è L'Abbazia dei Cento Delitti scritto da Marcello Simoni, secondo capitolo della Codice Millenarius Saga, un thriller storico di uno degli autori che amo di più.
Come sempre sono semplicissime le regole da seguire:
- Prendi il libro che stai leggendo
- Aprilo a una pagina a caso
- Condividi un breve spezzone di quella pagina (“Teaser”)
«Le pareti della pieve racchiudevano vestigia di antichi fasti. Gualtiero se ne accorse appena, oltrepassato il portale, notò drappi e paramenti sacri che un tempo avevano posseduto l'intensità del porpora e dell'oro. Di tanta sontuosità restavano ora superfici velate di polvere e ragnatele, rese ancor più tristi dal lutto che il ragazzo si portava dentro. L'occhio allenato si mosse senza il suo permesso lungo un affresco sbiadito del beato Giorgio. Il santo di Cappadocia non figurava a cavallo, ma legato ad una ruota dentata, nell'attimo del martirio. La sua posa sofferente, così diversa dal fiero contegno con cui era solito apparire, lo commosse al punto da riportarlo al motivo della sua presenza in quel luogo.
Camminò verso il ricettacolo delle offerte e vi lasciò cadere le monete ricevuto da Maynard, accompagnandole con una preghiera. Gli parve strano comportarsi in quel modo in un ambiente che associava di solito al lavoro. Aveva mosso i primi passi proprio in una chiesa, dinnanzi al padre intento a decorare un'arcata, e da allora non aveva mai smesso di seguirlo attraverso le terre che correvano dall'Appenino al mare, fra basiliche e pievi, imparando poco per volta il mestiere, fino a sviluppare una maestria tale da aiutarlo, se non addirittura a superarlo. Era stata proprio tanta bravura ad allontanarli, fomentando nei loro cuori la superbia e l'invidia. Ora però Gualtiero non provava più quel genere di risentimento. Ed era certo che anche Sigismondo, ovunque si trovasse, non provasse più rancore nei suoi confronti. Anzi, posava su di lui il suo sguardo benevolo, proteggendolo come mai aveva fatto in vita. Il giovane lo avvertiva con chiarezza. Non si sarebbe spiegato altrimenti la forza d'animo con cui aveva assistito all'impiccagione, né la determinazione che ora lo spingeva a mettersi alla ricerca della madre.»
L'idea di sapere cosa succederà dopo il primo capitolo beh.. è molto forte: già dalle prime pagine si ha la possibilità di riallacciarsi alla conclusione aperta dell'altro romanzo, potendo così subito comprendere come il tempo tra uno e l'altro sia davvero di una manciata di ore.
Spero in questi giorni di potermi dedicare con interesse dato che.. qualcuno si diverte e 'rubarmi' il libro da sotto al naso! :D
Buon pomeriggio!!
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