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venerdì 27 gennaio 2017

Intervista a Giorgia Staiano

Salve a tutti lettori e ben trovati. 
Oggi ho l'onore e la fortuna di riportarvi l'intervista che la scrittrice Giorgia Staiano ha rilasciato per il nostro Blog. Ringraziandola ancora per il suo tempo e per la sua pazienza, spero che a tutti voi piaccia e che porti ulteriore interesse verso le opere di questa autrice. Il nostro blog nella mia persona ha già recensito (Clicca Qui) questo suo primo libro e siamo tutti in attesa del proseguo i questa saga. Ringraziamo anche per le foto presenti nell'intervista Fabio Angeloni ( www.fabioangeloni.com ) Eccovi quindi l'intervista della scrittrice de "Il Male Degli Avi: Oltre i Confini" della Astro Edizioni.



Intanto grazie per la tua disponibilità e per questa intervista
Grazie a te, è un grande piacere


Partiamo dalla presentazione avvenuta il 20 Novembre dello scorso anno, del tuo libro il Male Degli Avi: Oltre i confini. Alla presentazione c’erano molte persone: che emozioni hai avuto vedendo un così alto numero di spettatori, tanto che molti sono rimasti in piedi ed alcune addirittura fuori dalla sala?

Intanto c’è stata tanta preparazione e tanto lavoro con i miei amici per preparare l’audio della sala e il preparare da mangiare per tutti, ma sinceramente così tanto affetto e così tante persone non me le aspettavo; è stato un avvenimento così grande per me che ho compreso totalmente solo dopo cosa era avvenuto quel pomeriggio e cosa era significato. È stato tutto molto bello e sopra ogni aspettativa.


Oltre ad amici e conoscenti poi c’erano molte persone curiose giunte li avendo sentito parlare della presentazione e quindi interessate puramente al titolo
Si c’erano anche amici di amici incuriositi anche solo dal fatto che avessi scritto un libro fantasy “originale”; persone che si erano interessate all’opera dall’anteprima vista a Lucca Comics del 2016. Poi il libro ha avuto molta diffusione su internet, in tal modo l’interesse si è sparso ulteriormente e di conseguenza ho avuto molto di conoscere molte persone che sono rimaste colpire dal mio libro.

Parlaci invece del book- trailer: come mai questa idea? Cosa vi ha spinti a volerla provare e siete stati soddisfatti del risultato finale?
Avevo già visto in precedenza i book-trailer di altri scrittori però volevo rendere questo video il meno statico possibile; fortunatamente ho dei miei amici che studiano cinematografia e che mi hanno aiutato a montare ma anche a erigere questa mia idea, tra cui Valerio Mercolini che ha vinto il premio come miglior cortometraggio al Lucca Comics and Games di qualche anno fa e Fabio Angeloni che fa il fotografo e il cine-maker; ho coinvolto tutte le persone che fanno parte della mia vita, le persona a cui mi sono ispirato per la creazione dei personaggi all’interno del libro. Il progetto è stato faticoso e ha richiesto tantissimo impegno ma ci siamo divertiti tantissimo e soprattutto volevamo proporre qualcosa di nuovo e proporre il libro in modo accattivante; abbiamo viaggiato durante l’estate, abbiamo girato le scene di combattimento che si vedono nel video  nel bosco della Manziana ed è stato tutto questo impegnativo, ma c’ha dato molte soddisfazioni, soprattutto siamo stati soddisfatti del lavoro svolto pensando che poi l’avevamo fatto noi con le nostre mani.


Iniziamo a parlare del libro: come è caduta la scelta di ambientare la storia in un mondo post- apocalittico?
Tutto è nato quando facevo le superiori; io ho una forte attività onirica e spesso uso i sogni che faccio come spunto per scrivere storie. Mi ricordo che mi svegliai una mattina con il ricordo di questo mondo post – apocalittico in cui l’umanità aveva sbagliato e si erano salvati solo alcuni popoli. Da questo incipit lentamente la mente vaga riflette e crea e hanno preso via via forma i personaggi della storia, il loro carattere e le loro emozioni. Ho provato a scrivere varie volte l’inizio di questa storia e dopo vari tentativi nel 2011 verso Gennaio, scrissi il primo capitolo e da li continuai creando la mia storia.

Nella quarta di copertina si parla di come la Madre Lios ha salvato dalla sua punizione solo alcuni popoli eletti, o almeno è quello che noi sappiamo da questo primo libro. Perché la madre ha scelto questi popoli? Cosa avevano di speciale?
Sono popoli lontani dalla cultura che ci circonda; ci tenevo a mettere la cartina che ho voluto e studiato assieme ad un disegnatore che con tanta pazienza mi ha aiutato ha dare concretezza alla mia fantasia. Sono popoli che sono rimasti legati alle loro tradizioni senza essere influenzati più di tanto dalla cultura e dal mondo che li circondava, che non sono entrati in guerra contro la Madre Lios ma che sono rimasti legati a quello che era il loro mondo.

Parlando sempre di questi popoli: ti sei ispirata a delle popolazioni reali, sono una tua creazione di sana pianta o una via di mezzo?
Per molti mi sono andata a studiare la geografia, le culture i luoghi dove creare i rifugi per salvarsi dalla istruzione della Madre, e sono stata fortunata perché cercando i luoghi giusti per creare questi rifugi per i popoli ho trovato poi dei luoghi isolati ideali che si potessero collegare con la mia fantasia.

Parliamo di Mizar del popolo degli Elit: creando il suo carattere, la sua personalità, ti sei rifatta a qualche idea precedente? Era tutto nella tua mente o altro?
Mizar nasce dalla mia personalità, è la rappresentazione di tutto quello che avrei voluto fare e non ho fatto; ci sono cose che noi non facciamo o decidiamo di non fare, lui può invece, anzi lui fa, agisce. Si arrabbia si scatena e si ribella andando controcorrente e contro il pensiero comune; tante volte scrivendo le azioni che fa Mizar nella storia pensavo “io come vorrei comportarmi” per certi versi è una valvola di sfogo scrivere questo personaggio, ma non solo. Mizar ha difficoltà a integrarsi, si sente diverso da tutto ciò che lo circonda. Anche questo fa parte di me, della adolescente che non si sentiva accettata, senza amici e che aveva difficoltà ad integrarsi con il mondo che la circonda.

Invece l’arte dell’Ighnis sempre del popolo degli Elit come è nato?
Io ho un forte legame e rispetto per la natura e per gli animali, ho pensato a come un popolo potesse seguire le regole date dalla Madre; unendo le due cose ho pensato all’idea di creare un potere che potesse portare le persone a legarsi con la natura e gli animali, potendo quindi sfruttare le loro qualità, ovviamente a fini pacifici. Questo forte affetto degli Elit verso la natura vorrei che fosse un insegnamento; alla fine come dico nel titolo del libro “Il male degli Avi” siamo noi gli Avi, e il nostro male riguarda anche come sfruttiamo o danneggiamo la natura, il pianeta. Non mi permetterei di dare lezioni in tal senso, certo però in un quindicenne la mia speranza è che leggendo questo libro possa soffermarsi sulle conseguenze di certe azioni, o anche, ricollegandomi a Mizar di come anche se ci si sente diversi, combattendo e lottando si può trovare un modo per trovare la propria strada…questo è il messaggio che vorrei dare con questo libro.

Nella seconda parte del libro appare Kaila del popolo dei Dashu; sembra un personaggio anch’esso importante come Mizar, ma ancora forse nascosto. Puoi dirci qualcosa su come si evolverà nel prossimo libro questo personaggio?
Kaila rispetto a Mizar è molto più equilibrata: è irascibile e vive di emozioni passando da vari estremi emotivi all’altro, ma a differenza di Mizar riesce a passare da una forte rabbia a una incredibile dolcezza e questo sorprende Mizar perché non aveva mai visto una ragazza come lei: posso dirvi che Kaila da ragazza diventerà donna aiutando Mizar e seguendo tutta una sua strada di evoluzione che si vedrà nel proseguimento della storia.

 
Parliamo invece di te: quali sono gli autori che ti hanno ispirato nel corso della tua vita?
Come gusti letterari ma anche musicali non ho specifici interessi, sono abbastanza poliedrica. Posso passare da una storia d’amore divertente a un Cohelo per quanto riguarda la filosofia moderna; per il fantasy vale lo stesso mi piaceva molto nel ciclo dell’eredità di Paolini, il rapporto tra Eragon e Saphira, quella purezza e quelle emozioni quel collegamento tra di loro. Mi piacciono anche gli autori moderni e negli ultimi tempi sto apprezzando molto gli scrittori italiani che prima non conoscevo. Andavo alla ricerca di un genere quando poi avevo già sotto casa qualcosa che poteva attirare la mia attenzione di lettrice. Io per prima facevo l’errore di cercare fantasy solo in libreria trovando soltanto pochi generi, mentre basta aprire qualche pagina di facebook oppure girare per alcune fiere e incontrare autori che propongono le loro idee e vedere che la varietà di generi e di fantasy è ampia nel nostro paese; questo perché c’è richiesta, ma si cerca anche qualcosa di nuovo e io personalmente ho potuto vedere e leggere che ci sono tante possibilità: dal fantasy romantico a quello d’azione o a quello classico.

L’idea di scrivere un libro è stato da sempre nella tua mente o e una novità? E come mai un fantasy?
Non è stata una scelta a tavolino. Io scrivo da sempre soprattutto favole; è venuto di conseguenza, io sono una amante del fantasy e trovo che sia possibile con questo genere mettere su carta idee fantasie più facilmente che con altri generi. Nel fantasy puoi metterci di tutto il fantasy ti aiuta in questo, puoi inserire sia messaggi seri di fondo su cui riflettere e confrontarsi, sia concetti più divertenti e leggeri.

Quando sei giunta all’idea “voglio parlare di questo!” parlando del libro?
Quando ho letto il primo capitolo che avevo scritto; come ho detto prima ho pensato e scritto vari possibili inizi; quando l’ho completato, l’ho letto e mi piaceva, e nel leggere questo primo capitolo volevo continuarlo e vedere i personaggi dove sarebbero andati. È avvenuto in un momento importante della mia vita, sono andata a vivere da sola e questa nuova libertà mi ha permesso di potermi ancora di più concentrarmi su questa mia idea, e tutto il resto si è creato di conseguenza.

Preferisci carta e penna o scrivere su computer?
Carta e penna li uso principalmente per prendere appunti, quando ho il flusso di coscienza, mi piacere prendere appunti disegnare o fare tabelle e schemi. Il computer invece lo uso poi per riorganizzar eil tutto e passare alla concretizzazione delle mie idee


Com’è il tuo rapporto Francesca Costantino l’editrice del tuo libro?

Francesca l’ho conosciuta in una serie di fortunati eventi. Avevo concluso la scrittura del mio manoscritto ma non sapevo che farci. Avevo visto una foto di un mio caro amico con Francesca ad aprile del 2015 e scriveva “Sono con la più grande scrittrice fantasy italiana” così scrissi a lui chiedendogli se aveva qualche consiglio da darmi dato che avevo scritto un romanzo ma non sapevo da dove iniziare; e lui mi disse che se andavo in fiera mi presentava la persona giusta. così mi sono trovata davanti ad un bivio "marinare l'università o andare al romics?". ho seguito il cuore e non andata al romics dove lui mi ha presentato Francesca. Dopo averci parlato gli mandai il manoscritto per una valutazione; le è piaciuto talmente tanto che mi propose di pubblicarlo con lei con la sua caso editrice, la Astro Edizioni che lei aveva creato nel Dicembre del 2015. Dal punto di vista professionale è un rapporto produttivo perché lei vede con occhio critico il mio lavoro e spesso mi fa capire dove è meglio tagliare o rendere la storia più fluida, e poi nel tempo siamo diventate grandi amiche. È di sicuro una grande professionista.
 
Cosa ti spinge a scrivere? E cosa fai quando hai il blocco dello scrittore?
 In generale aspetto e penso semplicemente, ascolto della musica cerco tra le infinite porte quella giusta per proseguire e la prendo continuando a scrivere. Ritengo poi. Come ho già detto che sono i personaggi che delineano la strada da seguire, ad esempio durante la stesura del Male Degli Avi, ho avuto uun momento di difficoltà e non sapevo come proseguire la storia; per fortuna è giunto un nuovo personaggio che è stato utile anche per alleggerire la situazione visto il suo carattere e da li sono riuscita a proseguire con la scrittura.

Ti ringrazio ancora per questa intervista e per il tempo che c’hai dato. Se vuoi aggiungere qualcosa dicci pure
Grazie a voi e se posso vi dico i libri in uscita prossimamente: il primo è un romanzo d’amore con la casa editrice Davide Mathaus. Poi per Lucca 2017 uscirà il secondo libro del Male degli Avi e poi un libro di favole per bambini che si chiama “La scienza favolosa” la vita di dieci scienziati adattato come favole per bambini e lo stesso per le loro invenzioni, in modo semplice così che i bambini possano leggere e capire cosa leggono.



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