Bentrovati Lettori Erranti in questo ventoso bosco e
buona domenica… avete letto la mia ultima recensione? Vi ho parlato qui del
primo capitolo de Le cronache del Ragnarök, Cuore di Neve, di Debora Mayfair e
oggi vi parlerò del secondo capitolo, Lo spirito della Valchiria, in uscita a dicembre.
Conosciuto tramite la tappa del blog tour con la Dark
zone , mi sono subito incuriosita, quindi dopo aver letto il primo volume, eccomi qui a raccontarvi cosa succede
nel nuovo romanzo della saga… Pronti?
Lo spirito della Valchiria (vol. 2 Le cronache del Ragnarok)
di Debora Mayfair
Editore: Dark Zone Edizioni
Data di uscita: 5 Dicembre (Cartaceo) - 20 Dicembre (Ebook)
Prezzo cartaceo: € 14,99
Prezzo ebook: € 2,99
Pagine: 244
Iris è tornata da poco dall’Islanda, ha lasciato sia la foresta di ferro che il padre per rimanere accanto all’amica Bianca. Sembra essere rimasta la ragazza spensierata di sempre: ogni suo gesto è studiato per non destare sospetti… Eppure qualcosa è cambiato.
Nemmeno il gemello Hallbjörn si è accorto di niente, anche se è uno dei pochi a conoscenza del fatto che anche la sorella è maledetta a contenere a contenere lo spirito di un lupo tutt’altro che tranquillo: Sköll non a caso è chiamato “L’ingannatore”.
Étienne, un Re della Persuasione, è il primo ad accorgersi della brutta piega che sta prendendo la vita della ragazza. Anche se lei cerca di spingerlo sempre più lontano si è reso conto che, da quando si è trovata faccia a faccia con Margot, gli eventi hanno preso una brutta piega.
Tutti sono all’oscuro del patto che Iris ha stipulato con la dea Hel, e delle tremende conseguenze che la porteranno a compiere grandi sacrifici.
Dovrà sopravvivere alla caduta in un vortice di tradimenti e inganni prima di rialzarsi in piedi, diversa e più forte, per affrontare il suo destino.
Parliamoci chiaro ragazz*, io qui devo (voglio) fare una recensione seria e mi trovo a fissare il mio adorato quaderno rosso a pois bianchi che uso per gli appunti… cosa ho scritto di così sconvolgente per fissarlo così? Nulla, proprio nulla. Una pagina completamente bianca con il solo titolo del libro. Perché? Perché Debora Mayfair con la sua storia è riuscita così tanto a coinvolgermi e catturarmi che mi sono ritrovata a finire "Lo spirito della Valchiria" senza rendermene conto, e quindi, senza aver preso appunti.
Tutto ciò che vi dirò è, pertanto, frutto di un fiotto
spontaneo di considerazioni finali, e sapete comunque che non mi piacciono i
lunghi sproloqui e preferisco dire la mia brevemente senza perdermi in
chiacchiere...
Come sempre vi voglio parlare innanzitutto della cover, che
è magnifica! Forse ve lo avrò già detto che amo il viola e le sue sfumature, e
questa con i simboli che riprendono lo stile del primo libro, la nuova
protagonista in primo piano e quei colori è perfetta, insomma mi piace proprio da
matti! Quindi, complimenti a Lia Winchester.
Questa volta è Iris a tenerci compagnia durante tutto il
romanzo. Iris è una mezza strega e mezzo lupo, nonché sorella gemella di HallBjörn
ed amica di Bianca (protagonista principale del primo capitolo della saga). Appena
tornata dall’Islanda, Iris sconvolge il cuore di Etienne, e le loro vite già
complicate vengono incasinate ancora di più dall’arrivo di un nuovo (ma non
troppo) personaggio, Manu.
Gli intrecci, i colpi di scena e la musica sono sempre
presenti. Quest’ultima è un elemento che ha caratterizzato molto questo secondo
libro, e devo dirvi la verità, mi sono fermata nella lettura solo per cercare e
far partire in sottofondo i pezzi che venivano citati. Quindi compagno di
questa lettura è stato anche Wagner con “L'anello del Nibelungo”, che sto
riascoltando anche adesso.
Lo stile di scrittura rimane sempre lo stesso, a dar voce
alla storia si susseguono i vari protagonisti,
che ci coinvolgono con i loro sentimenti e le loro emozioni.
I personaggi nonostante siano immaginari, hanno molto di "umano" e ciò ti permette di entrare in empatia con loro.
Infatti, mi sono immedesimata molto in Iris, con la sua fragilità da un lato e forza di volontà dall’altro. Etienne mi ha sorpresa, e la sua storia mi ha commossa. Mentre mi aspettavo qualcosa in più dai vecchi protagonisti, soprattutto da Hallbjörn, volevo vedere più empatia con la sorella gemella, e una sorta di visione di branco che invece non c’è stata.
I personaggi nonostante siano immaginari, hanno molto di "umano" e ciò ti permette di entrare in empatia con loro.
Infatti, mi sono immedesimata molto in Iris, con la sua fragilità da un lato e forza di volontà dall’altro. Etienne mi ha sorpresa, e la sua storia mi ha commossa. Mentre mi aspettavo qualcosa in più dai vecchi protagonisti, soprattutto da Hallbjörn, volevo vedere più empatia con la sorella gemella, e una sorta di visione di branco che invece non c’è stata.



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