Salve
a tutti lettori e ben trovati in questo 2019 con una nuova recensione. Oggi vi
parlerò de “Il male degli avi: il destino dell’uomo” scritto da Giorgia Staiano
e edito dall’Astro Edizioni.
Titolo: Il Male degli Avi
Autore: Giorgia Staiano
Edizione: Astro Edizioni
Collana: Epic fantasy
Genere: fantasy| pag: 553
Acquistabile sul sito della Astro edizioni QUI
Lios, la dea madre, sterminò la razza umana salvando solo sette popoli. Tra i sopravvissuti, gli Elit dominano la natura in pace e armonia. È tra di loro che vive Mizar, il primo che viene meno a questi insegnamenti. È irascibile, scontroso e in eterno conflitto con se stesso. In tutto il mondo, intanto, i bambini stanno nascendo senza anima. È la silenziosa maledizione di Lios. Mizar partirà per stabilire l'ordine in una battaglia con la sua parte più oscura.
L’ho letto cosa ne penso:
Precisiamo una cosa prima
di iniziare; ho avuto modo di comprare a inizio Novembre del 2018, precisamente
durante l’ultima edizione del Lucca Comics and Games; il libro da me comprato
racchiude il primo ed il secondo libro, raggruppandoli in un'unica storia
divisa in due parti. Io personalmente ho già letto e recensito la parte uno ovvero
Oltre i confini (trovate la recensione QUI) quindi oggi ci concentreremo sulla
seconda parte, ovvero Il destino dell’uomo; vediamo di seguito se la nostra
Giorgia Staiano ha confermato le ottime cose viste nella sua prima opera.
Cosa mi è piaciuto:
Tutte le cose positive del
primo capitolo, sono confermate in questo nuovo; nessuna pecca da questo punto
di vista, non cala la qualità sui personaggi e la loro caratterizzazione che
aumenta con il passare dei capitoli, rimanendo però consci del loro essere
ancora ragazzi; anche uno dei punti in cui fui negativo è stato migliorato, e
anche i personaggi che in precedenza erano secondari acquistano tutti, più o
meno, una loro essenza e forma.
Voglio invece soffermarmi
su una delle qualità migliori che ha questo romanzo. Infatti, la nostra Giorgia
Staiano, in questo libro, tocca molti punti e temi delicate; parla di perdita,
di dolore, di sconfitta e di scontro tra avversari ma anche tra amici e persone
amate; ricordiamo sempre poi che questo è un fantasy post-apocalittico,
rovinato dalle scelte degli uomini e dalla conseguente punizione dell’Lios
(entità sovrannaturale e deus ex machina del libro) per aver seguito il male,
lo stesso errore che rischia di portare nuova disgrazia nel mondo. Temi quindi
non sicuramente facili, ma che la scrittrice riesce a gestire benissimo e a
raccontarle con uno stile tale da essere comprese, senza essere per giunta
pesanti, anche da dei ragazzi; un modo quindi per parlare di temi non sempre di
facile presa in un modo delicato ma accurato.
Confermata quindi la
bravura di Giorgia e la bellezza di questa storia che ha raggiunto una sua fine
concreta e, seppur non sorprendente, comunque adatta e valida per questo genere
di romanzo.
Cosa non mi è piaciuto:
Anche per i punti negativi
devo costatare che rimane una pecca del libro; intendiamoci come per la prima
parte della storia non è qualcosa di veramente grosso problema, non è qualcosa
che va a rovinare il libro o la sua trama, ma è una pecca che avevo costatato
in modo grossolano prima e la constato anche stavolta, ovvero la questione
della lingua comune. Per questo seconda parte, devo dire che l’autrice
dell’opera ha cercato di far quadrare il cerchio inserendo delle informazioni
importanti in tal senso; infatti, in alcuni punti della trama vengono riportate
dei canti in delle lingue sconosciute, evento che avviene per la prima volta
visto che fino ad ora ogni popolo si comprendeva senza problemi. Oltre a ciò
riporto direttamente un periodo tratto dal libro.
Soddisfatta,
la guida degli Jamalenfece loro strada «Un’antica lingua è potente quasi quanto
la musica stessa. Purtroppo, poco ci è rimasto delle lingue degli Avi, dico
bene?», disse. In effetti , sebbene gli Avi avessero un’infinità di lingue e
dialetti diversi, nell’era di Lios ogni popolo aveva adottato il medesimo
linguaggio.
Questo periodo in mezzo al
libro sembra voler dare una spiegazione alla questione cercando di dargli un
senso, e sono sicuro che funzioni bene.ma a me sembra buttata un po’ a caso
come spiegazione ed è poco curata e convincente. Per me qui sta il problema di
fondo; concentrarsi su popoli così particolari, che hanno ognuno un potere, un
legame alla natura stessa del mondo. Capacità diverse, società diverse con
caratteristiche e talenti diversi e ben descritti e dettagliati per poi perdersi
un po’ con la questione delle lingue per poi aggiungere solo in seguito questa
informazione che avrebbe trovato un migliore posizionamento nella prima parte
“Oltre i confini”. Messa così a mio modo di vedere non da nulla in più alla
storia in fin dei conti.
In definitiva:
Non a caso questo libro
appare nella mia top tre dei libri migliori letti nel 2018. Un libro che
funziona bene, con poche cose che non sono il massimo ma che non tolgono nulla
a un libro che consiglio vivamente, e che ogni giovane lettore dovrebbe
leggere, per avvicinarsi alla lettura o per trovare qualcosa di diverso dal
solito fantasy. Giorgia Staiano, con il suo stile è capace di appassionare neofiti
e lettori navigati dando spunti seri su cui riflettere senza essere pesante,
lasciando però la mente dei lettori piena di concetti idee e spunti che non
fanno mai male. Il Male degli Avi colpisce in pieno e nel modo migliore.
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