Ben trovati
Lettori Erranti, oggi ritorna la rubrica Letture in Pentola. Ma prima di
parlarvi della ricetta vi voglio parlare del libro dalla quale è tratta, e cosa
ne penso al riguardo.
La ricetta segreta per un sogno
di Valentina Cebeni
Garzanti Libri
345 pagine
Prezzo € 14,36 (cop.rigida) € 6,46 (eBook)
Puoi acquistarlo QUI
Il primo profumo che Elettra ricorda è quello del pane appena sfornato e dei biscotti speziati. Nella panetteria in cui è cresciuta ha imparato da sua madre che il cibo è il modo più semplice per raggiungere il cuore delle persone. Ma adesso che lei non può più occuparsi del negozio e ha lasciato tutto nelle mani di Elettra, i suoi dolci non hanno più questo potere. E tutte quelle domande rimaste in sospeso tra loro non hanno una risposta. Domande su un passato che la donna non ha rivelato a nessuno, nemmeno a lei, sua figlia. Elettra, persa e smarrita, sente di non avere altra scelta: deve fare luce su quei silenzi. Eppure in mano non ha altro che una medaglietta con inciso il nome di un'isola misteriosa, e una ricetta: quella dei pani all'anice che sua madre cucinava per sconfiggere la malinconia e tornare a sorridere. Proprio quei dolci le danno la forza per affrontare il viaggio verso l'isola del Titano, un pezzo di terra sperduto nel Mediterraneo la cui storia si perde in mille leggende. Se su un versante la vita scorre abitudinaria, sull'altro solo cortei di donne vestite di nero solcano stradine polverose che portano al mare. Un luogo in cui ogni angolo nasconde un segreto, una verità solo accennata. Un luogo in cui risuona l'eco di amori proibiti e amicizie perdute. Ma Elettra non ha paura di cercare, di sapere. Deve scoprire il legame tra la donna più importante della sua vita e quel posto. Perché solo così potrà ritrovare se stessa.
Ho presto questo libro in scambio su acciobooks, un sito
di scambio/vendita meraviglioso, mi ero fatta rapire dalla copertina e dal
titolo, sapendo che sicuramente avrei trovato spunti per questa rubrica.
Come vi dicevo la cover mi piace molto, delicata, con un
bel contrasto e viene voglia di salire su quella barca per rilassarsi un po’.
La lettura è subito scorrevole, ed è molto veloce e
piacevole. La trama non è banale, anche se il finale è abbastanza scontato, ma
durante la lettura, ci sono alcuni interessanti colpi di scena. L’isola di cui
parla l’autrice non esiste, ma si è ispirata alla Sardegna, terra a cui è
legata, e proprio da quest’isola vengono alcune ricette descritte.
Il tema principale è la ricerca della verità. Quella che
la madre di Elettra, per proteggerla le ha sempre negato. Quando la situazione
precipita ed Edda, la madre della protagonista entra in coma, Elettra decide,
spinta da una figura enigmatica (anche lei una donna) a partire, e ad
intraprendere un viaggio verso quest’isola. Questo diventerà, come spesso
accade, anche un viaggio interiore. La narrazione ci porta così anche nel
passato della madre, ma rimane sempre fluida.
Non solo tutti i segreti verranno portati alla luce, ma Elettra crescerà
e combatterà affianco di altre donne. Vite che si intrecciano e che creano una
grande forza. Ogni figura è ben
delineata, e possiamo facilmente immedesimarci in ogni personaggio e
immaginarci in quel luogo misterioso e pieno di fascino.
Una storia ricca di amore, amicizia, di scoperte e di
forza. E ovviamente tra le pagine troverete diverse ricette da poter rifare.
Ricetta: Guelfi
Adesso che vi ho parlato del libro non mi resta che
parlarvi della ricetta che ho scelto. Indecisa tra il marzapane di Edda e i
guelfi, alla fine hanno vinto questi ultimi.
I guelfi, chiamati anche gueffus, sono dei dolcetti di origine
sarda. Un tempo venivano preparati e serviti per feste importanti, come
matrimoni, battesimi o comunioni. Ma oggi è facile trovarli in tutte le
pasticcerie sarde.
500gr farina di mandorle
300gr zucchero
1 cucchiaio di miele millefiori
1 bacca vaniglia (semi)
½ bicchiere acqua di fiori d’arancio o acquavite
Procedimento:
In un pentolino versate lo zucchero, il miele, i semi di vaniglia e l’acqua di fiori d’arancio, porre sul fuoco finchè lo zucchero non si è sciolto completamente. Versare la farina a pioggia e mescolare energicamente. Spegnere il fuoco e portare il composto in un piatto per lasciarlo intiepidire. Inumidirsi le mani e creare delle palline grandi come noci. Lasciare asciugare due giorni lontano dalla luce e dal calore, coperte con un panno. Avvolgere i guelfi in carta colorata a mo’ di caramelle.
NB: al posto dell’acqua di fiori d’arancio io ho usato
l’acqua di rose diluita in acqua naturale (per smorzare il sapore/odore molto intenso ). La bacca di
vaniglia è possibile sostituirla con l’aroma in fiala. Le palline le ho realizzate poco più piccole.
Facili, veloci e buonissimi!
Alla prossima ricetta...
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