Amici Lettori,
quest'oggi vi proponiamo la recensione del romanzo di Maria Carla Mantovani che ci ha proposto il suo romanzo IL VALORE DEL SANGUE.
Vediamo di che si tratta!
New Harbour, 1947
In una città in mano alla criminalità organizzata, cinque grandi famiglie si spartiscono il controllo su industria, finanza, politica e attività illecite.
Quando Miranda Peterson, potente capo dei Peterson, viene assassinata, l’unica erede è la nipote Eileen, fino a quel momento completamente estranea al loro mondo.
La ragazza faticherà a trovare il proprio posto nel complicato universo di alleanze e regole non scritte, e quella che doveva essere solo l’avventura di una notte avrà conseguenze che porteranno alla distruzione dell’equilibrio tra le Famiglie…
Recensione a cura di Stefano Muzio
Di questo libro è difficile scrivere una recensione, non
sono riuscito a farmi una chiara idea né della scrittrice né del romanzo in se
stesso, che presenta a mio avviso pregi e difetti.
La storia è ambientata nell’immediato dopoguerra, ma è scritta come se si
svolgesse ai giorni nostri: l’ambientazione, le automobili, i paesaggi, tutto
descrive un’epoca contemporanea e se non si dicesse all’inizio che siamo nel
1947 nessuno lo immaginerebbe, inoltre ai fini della storia la cosa è
irrilevante.
Il romanzo è troppo lungo, immaginare che abbia anche un seguito è inconcepibile, la solita
storia poteva svolgersi con la metà delle pagine, però d’altra parte la storia
è bella, anche se la scrittrice crea poca suspence e manca al tutto un po’ di
pepe. I punti dove non si vorrebbe smettere di leggere per vedere cosa
succederà dopo sono veramente pochi.
I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene e la scrittura è semplice e
fluida.
Diciamo che, nonostante se ne possa fare anche a meno, è un libro da leggere
quando non si vuole stare troppo a pensare e se non si vogliono emozioni forti…
Il contrario di quello che dovrebbe essere un giallo!
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